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News ed approfondimenti

Il Nuovo Manuale del MLPS: Dal Testo Normativo alla Pratica Quotidiana
26/03/2024
Il Nuovo Manuale del MLPS: Dal Testo Normativo alla Pratica Quotidiana

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) ha recentemente rilasciato il Manuale Informativo per la prevenzione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, in stretta correlazione con il "Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro" (D. Lgs. n. 81/2008), che stabilisce gli obblighi normativi per la tutela della salute e della sicurezza. L'obiettivo principale è promuovere un cambio di mentalità riguardo alla percezione della salute e sicurezza sul lavoro, trasformandola da un semplice adempimento normativo a un valore da interiorizzare e implementare quotidianamente. Diviso in 5 sezioni e accompagnato da un glossario, il manuale è destinato a tutti i lavoratori e gli attori coinvolti nella sicurezza sul lavoro, mirando a fornire una comprensione basilare degli aspetti fondamentali e a migliorare le condizioni lavorative complessive.    Premessa   Un ambiente lavorativo sicuro non solo protegge i lavoratori, ma riduce i costi legati agli infortuni e migliora la produttività. Per un cambiamento efficace, è essenziale promuovere una cultura della sicurezza che integri la prevenzione nella vita quotidiana. Questi argomenti offrono informazioni di base sulla sicurezza sul lavoro, sottolineando l'importanza della formazione e dell'osservanza delle regole per proteggere tutti. La prevenzione e la conoscenza sono fondamentali per il nostro futuro, che inizia dalla formazione scolastica.   1) Sicurezza sul lavoro: un investimento   La sicurezza sul lavoro implica adottare misure preventive per prevenire infortuni e malattie professionali. La normativa riflette l'impegno del legislatore nel garantire un ambiente lavorativo sicuro attraverso un sistema di verifica, controllo e sanzioni.   2) Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro   Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, noto come Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, regola la prevenzione di infortuni e malattie professionali. Si concentra sulla valutazione preventiva dei rischi sul luogo di lavoro e coinvolge imprese, enti e pubbliche amministrazioni. Ogni lavoratore è responsabile della propria sicurezza e deve partecipare attivamente alle misure di prevenzione, seguendo istruzioni, utilizzando correttamente attrezzature e dispositivi di protezione, e segnalando pericoli al datore di lavoro. L'obiettivo è garantire la sicurezza collettiva e individuale sul luogo di lavoro.   3) Le figure della salute e sicurezza sul lavoro   Oltre al datore di lavoro e ai lavoratori, il decreto legislativo n. 81/2008 prevede altri soggetti coinvolti nella salute e sicurezza sul lavoro: Il dirigente, responsabile dell'organizzazione e della supervisione dell'attività lavorativa. Il preposto per la sicurezza, che sovrintende all'attività lavorativa e garantisce l'applicazione delle direttive. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.), incaricato della prevenzione dei rischi lavorativi. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.), eletto dai lavoratori e che funge da tramite tra datore di lavoro, R.S.P.P. e lavoratori. Il Medico Competente, nominato dal datore di lavoro per la sorveglianza sanitaria, che effettua visite preventive, periodiche e su richiesta, valutando l'idoneità dei lavoratori alle mansioni specifiche. 4) Le informazioni "chiave" Il Testo Unico (D.Lgs. 81/2008) regola la sicurezza sul lavoro in Italia, richiedendo la valutazione dei rischi, la redazione del DVR e del DUVRI, l'uso dei DPI e la fornitura di attrezzature sicure. La formazione dei lavoratori, la segnaletica, la vigilanza ispettiva e le sanzioni per violazioni sono altrettanto importanti. Gli organi di vigilanza includono l'INL, i VVF e le ASL. 5) La salute e la sicurezza nell'ambito dell'istruzione e della formazione Il Decreto Lavoro (legge 85/2023) ha potenziato le norme sulla sicurezza sul lavoro e l'inclusione sociale. Le principali misure includono l'estensione dell'assicurazione INAIL all'istruzione e alla formazione, il potenziamento dei PCTO con l'integrazione del DVR per indicare misure di sicurezza per gli studenti, e la creazione di un Fondo per familiari di studenti vittime di infortuni durante le attività formative. 6) Breve glossario: termini di uso corrente Il manuale termina con un breve glossario dei termini fondamentali sui luoghi di lavoro, rivolto a tutti i lavoratori e agli operatori della sicurezza. Questo approccio mira a migliorare le condizioni di lavoro e promuovere una maggiore consapevolezza collettiva, con l'obiettivo di ridurre gli incidenti e aumentare la responsabilità. Fonti: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

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Sicurezza nel Trasporto Ferroviario: Analisi delle Dinamiche Infortunistiche e dei Fattori di Rischio
20/03/2024
Sicurezza nel Trasporto Ferroviario: Analisi delle Dinamiche Infortunistiche e dei Fattori di Rischio

L'incidente ferroviario a Brandizzo, avvenuto nella notte del 31 agosto 2023, ha messo in evidenza la necessità di maggiore attenzione alla sicurezza nel trasporto ferroviario e nella gestione delle relative infrastrutture. Nonostante non siano ancora state approvate le norme richieste, si sonointensificate le discussioni e le ricerche sull'argomento, come dimostrato da documenti come la scheda 22 del sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi (INFOR.MO.).   Questa scheda approfondisce gli infortuni nel settore ferroviario, concentrandosi su aree specifiche come il trasporto di passeggeri e merci, la gestione delle infrastrutture ferroviarie e la manutenzione dei mezzi. Si evidenzia che nel periodo 2017-2021 si sono verificati circa 1.600 infortuni legati al lavoro, con un trend decrescente, ma con differenze significative tra settori. Ad esempio, il movimento merci ha registrato una diminuzione del rischio, mentre nel trasporto passeggeri le donne sembrano essere più esposte agli infortuni. Gli infortuni nel settore sono associati a diverse dinamiche, come il crollo di materiali, l'emissione di polveri o fumi e il coinvolgimento di veicoli. La scheda individua anche i luoghi più comuni degli incidenti, come i cantieri ferroviari, e le professioni maggiormente coinvolte, come i conduttori di locomotive e i pontatori. Le principali modalità degli incidenti includono il contatto con mezzi in movimento, il contatto elettrico diretto e variazioni nella marcia dei veicoli. Per quanto riguarda i fattori di rischio, la scheda identifica 133 fattori,Il 67% delle problematiche principali sono gli aspetti procedurali che possono essere riassunti come sequenze operative scorrette dovute ad azioni estemporanee, pratiche abituali, mancanza di informazione/formazione/addestramento e errori di comunicazione. Le modalità lavorative di terzi rappresentano la seconda problematica più comune, con il triplo del dato generale (29% rispetto al 10%), evidenziando rischi come le interferenze e la necessità di un migliore coordinamento nel lavoro di squadra. Si evidenziano anche problemi relativi agli utensili, alle macchine e agli impianti utilizzati, nonché al contesto ambientale. Infine, il documento fornisce suggerimenti su misure preventive e protettive e riferimenti normativi pertinenti. Fonti: Infor.mo., Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi, “ Dinamiche infortunistiche e fattori di rischio nel ciclo del trasporto ferroviario”  

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Norma UNI EN 13501-2:2023: Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi  da costruzione
15/03/2024
Norma UNI EN 13501-2:2023: Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi da costruzione

  In sostituzione alla UNI EN 13501-2:2016, è disponibile la versione aggiornata al 2023 della norma UNI EN 13501-2:2023: "Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione – Parte 2: Classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco, esclusi i sistemi di ventilazione". Essa definisce la resistenza al fuoco come la capacità di un elemento di mantenere determinati parametri in presenza di condizioni di incendio e temperature elevate, inclusa la resistenza meccanica, la tenuta contro fiamme, vapori e gas di combustione, e l'isolamento termico. Gli elementi strutturali sono classificati in base alle loro caratteristiche costruttive o a specifiche prove di laboratorio, espressi in termini di tempo, in minuti, durante il quale la resistenza al fuoco deve essere garantita. La norma specifica la procedura per classificare i prodotti e gli elementi da costruzione utilizzando dati provenienti da prove di resistenza al fuoco, tenuta/controllo della perdita di fumo o prove meccaniche. La norma riguarda diversi elementi e prodotti costruttivi, tra cui: Elementi portanti senza funzione tagliafuoco: pareti, piani, tetti, travi, colonne, balconi, passerelle e scale. Elementi portanti con funzione tagliafuoco, con o senza vetrate, servizi ed infissi: pareti, piani, tetti e pavimenti sopraelevati. Prodotti e sistemi per la protezione di elementi o parti di opere: solai privi di resistenza al fuoco autonoma, rivestimenti e schermi protettivi antincendio. Elementi o parti di opere non portanti, con o senza vetrate, servizi ed infissi: tramezzi, facciate, muri esterni, soffitti con resistenza al fuoco indipendente, pavimenti sopraelevati, porte, serramenti e finestre resistenti al fuoco, sistemi di trasporto e loro chiusure, sigillature, guarnizioni e condotti di servizio. Rivestimenti di pareti e soffitti con capacità di protezione antincendio.  La norma esclude specificamente le porte di piano degli ascensori testate secondo la EN 81-58 e le porte di piano dell'ascensore testate in conformità alla EN 1634-1.

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